La dieta che non fa invecchiare le cellule
Milano, 14 novembre 2009 – Si è appena concluso “Donne Senza Pausa: Tutti i volti della salute”, I° Congresso Internazionale di Medicina Predittiva, Preventiva e Rigenerativa che lancia uno sguardo sulla donna, la sua salute, il suo benessere e il suo ruolo nella nostra società.
Milano, 14 novembre 2009 – La dottoressa Paola Signorelli, specializzata in Scienze dell’alimentazione, ha descritto ai presenti il fenomeno che porta alla formazione delle glicoproteine, proteine legate a zuccheri e capaci di generare, in presenza di stress ossidativo, tossine con effetti deleteri sul nostro organismo. “Queste tossine, chiamate AGE, hanno un ruolo determinante in molte malattie associate all’invecchiamento come, per esempio, Alzheimer, cancro e malattie cardiovascolari e hanno ripercussioni anche a livello estetico, andando a influenzare la salute della pelle” ha affermato Paola Signorelli. E l’alimentazione ha un ruolo di primo piano nella prevenzione della formazione di AGE e nella prevenzione degli effetti negativi di queste molecole: attenzione dunque a quello che si mangia, ma anche a come vengono cucinati i cibi poiché anche un alimento sano può diventare pericoloso se cucinato in modo sbagliato, per esempio fritto o troppo cotto. Tra le strategie più efficaci per eliminare o ridurre il rischio di produrre tossine dannose note come AGE, ci sono il controllo del carico glicemico dei carboidrati e la riduzione del grasso corporeo con un occhio sempre vigile sull’esercizio fisico. Per modulare gli incrementi della glicemia responsabili della formazione di AGE, invece, è importante imparare ad associare in ogni pasto carboidrati-grassi-proteine “intelligenti” e, quando necessario, utilizzare adeguati integratori nutrizionali di cui la letteratura pre-clinica ha dimostrato gli utili effetti sul controllo della glicemia e formazione di AGE.
Donne Senza Pausa..Il Congresso
Medici, biologi, farmacisti e dietisti si sono incontrati nelle splendide sale adiacenti alla chiesa di San Marco per ascoltare le relazioni di oltre 40 relatori internazionali su differenti temi scientifici: prevenzione, alimentazione, ginecologia e sessualità, senza trascurare la medicina e la chirurgia estetica.
In apertura dei lavori, Giulio Gallera, ha portato i saluti del sindaco di Milano e del consiglio comunale. “È un onore per Milano ospitare questo congresso internazionale che affronta argomenti così importanti” ha esordito Gallera che ha ricordato come la donna sia l’elemento cardine della nostra società nel bene e nel male, punto di riferimento per la famiglia, per i figli e anche per il mondo del lavoro, ma anche protagonista di fenomeni negativi come la violenza o la scarsa considerazione del proprio corpo. Da Gallera l’augurio che da questo importante congresso nascano idee nuove per migliorare la condizione della donna vera prima attrice della nostra società.
“Donne senza pausa, ma anche senza età. Le donne di oggi sono un motore eccezionale per la nostra società in tutto il corso della loro vita” ha affermato Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla salute del Comune di Milano, che ha ricordato l’importanza dell’approccio multidisciplinare adottato dai partecipanti al Congresso. È un approccio indispensabile per sostenere nel modo migliore le donne e per evitare che la tanto agognata parità tra i sessi non si traduca in una parità anche nei vizi. “E bisogna agire subito in questo senso dal momento che in una città come Milano, per esempio, le donne ormai fumano tanto quanto gli uomini e abusano di alcolici già nei primi anni dell’adolescenza” ha aggiunto Landi.
In rappresentanza delle istituzioni sono intervenuti anche i senatori Vittorio Pessina ed Enrico Pianetta, e per la camera dei deputati Mariella Bocciardo che ha ribadito il diritto alla salute è inalienabile per le donne che oggi vivono senza pausa e senza tempo, sostenendo con il loro impegno e la loro instancabile attività l’intera società.
E in apertura dei lavori ha preso la parola Renzo Scortegagna, professore di sociologia all’Università degli Studi di Padova, che ha introdotto i lavori con una panoramica dettagliata e completa sulla figura della donna di oggi, non più relegata al ruolo di “moglie di un uomo”, ma figura indipendente e soprattutto colonna portante per la nostra società che non concede pause.