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INVECCHIAMENTO E AMBIENTE

Recenti studi hanno dimostrato che l’ambiente è in grado di influenzare fortemente alcuni processi interni dell’organismo e causare un invecchiamento precoce. Un’alterazione a questi processi può portare inevitabili danni alle cellule, se non correttamente monitorati.

Questo perché in tutti gli organismi viventi e, in particolare nell’uomo, esiste un delicato equilibrio fra la produzione e l’eliminazione dei radicali liberi, a opera dei sistemi di difesa antiossidanti. I radicali liberi sono i diretti responsabili dell’aumento di stress ossidativo, che normalmente è un processo fisiologico che avviene durante la digestione degli alimenti. In condizioni di normalità, gli agenti antiossidanti sono in grado di neutralizzare l’azione potenzialmente lesiva dei radicali liberi e di ridurne il livello o l’attività.

La rottura dell’equilibrio sopra esplicato, dovuto a condizioni di stress eccessivo o a patologie croniche, provoca l’insorgenza di lesioni cellulari che, se gravi e protratte nel tempo, conducono ad un’accelerazione del processo dell’invecchiamento e all’insorgenza di numerosissime patologie croniche.

Alcune specie reattive si formano a seguito di radiazioni, farmaci, metalli pesanti, fumo di sigaretta, alcool, inquinamento, esercizio fisico inadeguato, sedentarietà, infezioni e anche altre malattie.  Migliorando lo stile di vita, l’alimentazione e, a volte, diminuendo la quantità di calorie ingerite giornalmente si può ridurre il problema.

L’invecchiamento è anche e soprattutto il risultato delle modificazioni dell’espressione genica all’interno dell’organismo. Sono queste modificazioni a causare il deterioramento degli organi vitali che si manifesta con l’avanzare dell’età. Ricerche sulla longevità indicano che riducendo l’apporto calorico è spesso possibile rallentare il fisiologico deterioramento delle funzioni dell’organismo.  Premesso che i fattori genetici sono determinanti per la salute, alcuni studi stabiliscono che la dieta e lo stile di vita giocano un ruolo fondamentale nel garantire una sana vecchiaia. L’espressione dei geni è influenzata dai fattori ambientali e dallo stile di vita, i quali possono avere un effetto negativo sulla crescita e lo sviluppo, scatenare malattie croniche e accelerare il processo di invecchiamento.  I processi di invecchiamento, governati da protagonisti diversi, si riferiscono a condizioni squisitamente biochimiche quindi, nella maggior parte dei casi, non danno luogo a manifestazioni cliniche soggettive od oggettive. Pertanto,  rimarranno sconosciute, provocando inevitabili danni all’organismo, fino a quando non vengono eseguiti test specifici come l’OXI test a cui vengono richiesti altri parametri di studio dell’invecchiamento cellulare e non solo.

            COS’E’ L’OXI TEST?

E’ un test di valutazione del grado di invecchiamento cellulare e dello stato globale dei nostri organi, attraverso l’analisi di specifici biomarcatori.

I biomarkers studiati, che vengono comunque sempre personalizzati in base alla storia clinico-anamnestica del paziente, sono:

 

  • Emocromo
  • Glicemia
  • Homa test
  • Colesterolo tot, HDL, LDL
  • Trigliceridi
  • Transaminasi GOT, GPT, Gamma gt
  • Amilasi
  • Creatinina azotemia
  • CPK
  • PCR
  • TSH Reflex
  • Elettroforesi proteica
  • Omocisteina
  • Insulina, hba1c
  • Cortisolo salivare
  • BAP
  • D-Roms
  • Omega screening
  • Test Disbiosi (urine)
  • Testosterone (U)/Estradiolo (D)/rso fecale /dheas
  • Coenzima Q10
  • Ferro, Ferritina, selenio, vitamine del complesso B, vitamina C, 25 oh vitamina d
  • Altro, alla luce della storia clinica e sintomatologica del paziente

 

Rigore scientifico nell’esecuzione delle analisi, una visione attenta e di ampio respiro nella valutazione dei dati, unite ad una ponderata personalizzazione dei consigli, definiscono OXI test e lo studio dei necessari biomarkers, un progetto moderno e innovativo. Perché benessere vuol dire più di stare bene.

 

Nel ventunesimo secolo, la maggior parte della gente sta cercando risposte a domande correlate alla salute, all’alimentazione e alla possibilità di invecchiare meglio. Alcuni quesiti sono:

 

  • Perché assumere vitamine sotto forma di integratori se si pensa di seguire una sana alimentazione? Quali vitamine e quali integratori assumere e in quali dosi?
  • È possibile vivere più a lungo e in salute grazie ad una corretta attività fisica e all’assunzione di integratori?
  • Cosa si intende con terapia anti-invecchiamento? Basterebbe apportare modifiche al proprio stile di vita, come una nuova dieta, l’attività fisica o altri trattamenti?
  • È possibile ridurre il rischio di manifestare malattie correlate all’età, come malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo II, Alzheimer, osteoporosi, ansia o artrite?
  • Se sono già affetto da una malattia, posso modificare il mio stile di vita in modo facile e realistico così da star meglio?

 

Le finalità di questa valutazione sono molteplici: il monitoraggio e il trattamento di svariate patologie, come quelle cardiovascolari, neurologiche, muscolari, il diabete mellito, la tonicità e l’invecchiamento cutaneo con comparsa di rughe, lo stress psicofisico, l’obesità, la prevenzione e il trattamento di inestetismi cutanei. E ancora, l’individuazione delle carenze metaboliche di ogni persona e, in caso di necessità, di una dieta mirata al dimagrimento, e infine, ma non ultimo per importanza, la valutazione nel tempo dell’efficacia delle cure effettuate e degli integratori assunti

 

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI

Il punto di partenza nella valutazione dei marcatori dell’invecchiamento cellulare è l’esecuzione di questo test, che andrebbe effettuato in condizioni di buona salute o “basali” in quanto, valutando anche lo stato metabolico, fornisce risultati che sono influenzati dallo stile di vita.

E’ consigliabile astenersi da intensa attività fisica, uso/abuso di alcol, caffè e fumo nei giorni precedenti il prelievo. Il prelievo dev’essere, inoltre, effettuato a digiuno.

I risultati del test devono essere sempre e comunque inquadrati dal medico nella situazione clinica del singolo paziente.

E’ quindi sempre necessario considerare il tipo di attività fisica svolta dal paziente, il consumo di alcol, il tabagismo, il sovrappeso, l’obesità, alcune patologie classicamente associate allo stress ossidativo (ipertensione, vasculopatie, malattie cronico degenerative) e le terapie farmacologiche a cui sono sottoposti i pazienti.

 

Lo stato di invecchiamento cellulare può essere anche una condizione temporanea negli individui normali se è legato all’accelerazione di produzione di energia in ragione delle necessità oppure a uno stato di salute alterato. Ci si può quindi aspettare che, nel soggetto a riposo, i risultati siano diversi rispetto a quelli del soggetto in attività.

 

Il processo di invecchiamento può essere influenzato e ritardato attraverso lo stile di vita:

  • selezionando i cibi che favoriscono un invecchiamento positivo,
  • assumendo integratori scelti in base ai nuovi test disponibili,
  • praticando un certo tipo di attività fisica e conservando la corretta composizione corporea.

Per contro è buona regola, e sicuramente un buon inizio per migliorare le proprie condizioni di salute, evitare di fumare, di mangiare cibi sbagliati, di non fare attività fisica, di respirare aria inquinata.

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